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Guide Complete per le Migliori Scelte Tecnologiche

Cosa Fare se lo Smartwatch non si Accende Più – Consigli Utili

Aggiornato il 7 Maggio 2025 da Roberto Foglia

Suona la sveglia dello smartphone, ti guardi il polso per silenziarla al volo e—pam—lo schermo dello smartwatch è nero, muto come un pesce. Non è la prima volta che un dispositivo decide di scioperare proprio mentre sei in ritardo. La tentazione di scuoterlo come un telecomando degli anni Novanta è forte, lo so. Eppure, se ti concedi qualche minuto di calma (magari con il caffè che borbotta in cucina), puoi capire se la faccenda si risolve a casa o se dovrai bussare alla porta dell’assistenza.

Spesso la colpa è del caricatore, non del polso

Sembra banale ma la ricarica è la prima pista da seguire. Prendi il cavo magnetico, verifica che i pin siano lucidi e che le calamite facciano presa con decisione sulla cassa. Se noti polvere o un sottile alone verdognolo, inumidisci un cotton fioc con una goccia di alcol isopropilico e massaggia delicatamente la zona. Questo micro-rituale toglie ossidazione e ristabilisce il contatto. Non avere fretta: un paio di minuti di pulizia possono restituire vita al dispositivo che, finché non riceve corrente, rimane ostinatamente a schermo spento.

A proposito di corrente, prova un adattatore diverso da quello che usi di solito. Alcuni smartwatch si sentono “aggrediti” da alimentatori troppo potenti e, per protezione, rifiutano la carica. Un alimentatore da vecchio telefono, lento ma sicuro, spesso è il migliore alleato durante questo test. Posiziona l’orologio sul dock, attendi almeno cinque minuti, poi cerca il simbolo del fulmine o la percentuale che sale: se appare, puoi già tirare un sospiro di sollievo.

Pulsanti impuntati – Piccoli granelli, grandi drammi

Hai presente quella sensazione di click netto quando premi il tasto laterale? Se oggi quel click è smorzato o, peggio, assente, forse un granello di sabbia ha deciso di trasferirsi lì dentro. Spruzza aria compressa tenendo lo smartwatch capovolto, così la polvere cade verso il basso e non si infila ancora di più. Se ti sembra un gesto estremo, ricorda quanta sabbia riportano a casa le scarpe dopo una giornata al mare: il tuo polso non è immune.

Mentre lavori sul tasto, dai un’occhiata alla corona digitale. Se ruota a scatti o risulta dura, passaci sopra un vecchio spazzolino asciutto con movimenti circolari. A volte basta questo per ridare sensibilità ai comandi e far riapparire il logo d’avvio.

Modalità teatro, risparmio energetico, “non disturbare”: il lato oscuro dei gesti casuali

Potrebbe sembrare uno scherzo, ma molte persone mandano involontariamente l’orologio in una modalità che spegne schermo, vibrazione e suoni per risparmiare energia o non infastidire in sala. Un braccio agitato sul bus è sufficiente a generare quei tap misteriosi che cambiano impostazioni. Collega lo smartwatch al caricatore, premi e tieni premuto il tasto d’accensione per quindici secondi. Se il display riprende vita, era solo quello.

Vale la pena aprire l’app companion dello smartwatch sul telefono e controllare il registro degli ultimi comandi. A volte scopri che, nel trambusto quotidiano, hai toccato più cose di quante ricordi. Riconsidera anche i gesti di attivazione con il polso: se ti alleni in palestra con i pesi, un gesto brusco può far credere all’orologio che tu voglia mettere in pausa tutto. Disattiva temporaneamente i gesti e vedi se il problema scompare.

Batterie che invecchiano ma non migliorano

Ogni cella agli ioni di litio ha un numero finito di cicli. Dopo un paio d’anni di ricariche quotidiane, la tua fedele batteria inizia a cedere, specie con temperature rigide. Se noti che già da tempo l’autonomia cala drasticamente, il blackout improvviso diventa quasi inevitabile. Alcuni modelli—penso ai primi Pebble o a certi Garmin—permettono una sostituzione casalinga con kit economici, ma la maggior parte degli orologi moderni è sigillata con colla e guarnizioni.

Onestamente, aprire un Apple Watch con il phon da carrozziere è un esercizio di precisione che può spaventare anche un orologiaio esperto. La scelta più sensata, quando la batteria è il vero colpevole, è rivolgersi a un centro assistenza autorizzato. Il prezzo potrebbe sembrare alto, ma include un test di tenuta che ti garantisce di poter tornare a nuotare senza ansia.

Soft reset, hard reset e quel brivido di “e se non si riaccende?”

Se il display continua a restare nero, nonostante la ricarica e la pulizia dei pulsanti, è il momento di tentare il soft reset. Ogni marca ha la sua combinazione di tasti: spesso basta tener premuto per dieci, quindici secondi finché non compare il logo. Se non succede nulla, resta la soluzione drastica del ripristino completo.

Prima, però, fammi dire una cosa importante: apri l’app sullo smartphone e controlla che la sincronizzazione dei dati sia aggiornata. Non vorrai perdere mesi di corse registrate o le carte di pagamento salvate nel portafoglio digitale. Quando sei sicuro di avere un backup, procedi con il factory reset. Il cuore ti batterà forte, è normale, ma nella maggior parte dei casi il sistema torna fresco come il giorno in cui hai tolto il cellophane. Se il reset non parte perché lo schermo è letteralmente spento, purtroppo significa che il problema è hardware o firmware corrotto a un livello più profondo.

Acqua, sudore, cloro: il trio che mette in ginocchio i circuiti

Gli smartwatch vantano certificazioni di impermeabilità sempre più rassicuranti: IP68, 5 ATM, qualcuno arriva a 10 ATM. Eppure mare, piscina e termalismo hanno un talento speciale nell’infilare goccioline dove non dovrebbero. Se ti accorgi che l’orologio si è fermato dopo un’immersione, resisti all’istinto di collegarlo subito al caricatore: potresti cortocircuitare ciò che è rimasto asciutto.

Asciuga tutto con carta assorbente, poi riponi lo smartwatch in un sacchetto ermetico con gel di silice. Il riso funziona, ma il gel è molto più efficace e non lascia polveri. Ventiquattro ore possono sembrare eterne, lo so, ma concedere tempo ai componenti per liberarsi dell’umidità interna è spesso la differenza tra una ripresa spettacolare e un funerale elettronico.

Firmware in sospeso tra due versioni

A volte non è la batteria, non è l’acqua, non è neppure la polvere. È un aggiornamento interrotto quando meno te l’aspetti. Magari eri sotto l’ombrellone, il Wi-Fi del lido ha ceduto e il pacchetto software si è installato a metà. Il risultato è un loop infinito: il logo compare per un secondo, scompare, ricompare. La procedura ufficiale di ripristino via computer è l’ultima spiaggia che puoi tentare a casa. Richiede il cavo dati originale, un software fornito dal produttore e, soprattutto, pazienza.

Ricordati di caricare la batteria almeno al cinquanta per cento prima di iniziare. Se durante il flash lo smartwatch si spegne, rischi di trasformarlo in un soprammobile lucido ma inutile. Se non ti senti a tuo agio con questi passaggi, affidati a un laboratorio: hanno alimentatori stabilizzati e una scorta di firmware per ogni evenienza.

Assistenza: sì, quel posto non poi così spaventoso

Quando tutto il resto fallisce, la parola “assistenza” smette di essere un tabù. Prendi il numero di serie inciso sul retro, fai una foto per evitare errori di trascrizione e contatta il servizio clienti. Molti marchi offrono chat istantanee: allega un video che mostri il difetto, gli addetti capiscono molto più in fretta se vedono il comportamento anomalo. Se sei entro i due anni dall’acquisto, la sostituzione o la riparazione rientra spesso nella garanzia legale.

Fuori garanzia, chiedi sempre un preventivo dettagliato: qualche volta scoprire che la sostituzione del modulo batteria costa la metà di un modello nuovo è una piacevole sorpresa. Altro scenario, purtroppo frequente: prezzi alti e tempi lunghi. In quel caso valuti un upgrade. Non si chiama “cedere al consumismo”, si chiama pragmatismo con un pizzico di self-care tecnologico.

Abitudini quotidiane

Se sei riuscito a far risorgere il tuo smartwatch, oppure hai appena investito in uno nuovo, prova a instaurare qualche buona pratica quotidiana. Ricarica quando la batteria scende al venti per cento e scollega verso l’ottanta: è il range in cui le celle lavorano più serene. Evita sbalzi termici—dal sole cocente al frigo a vista del bar—e aggiorna il software solo quando sei sotto rete stabile.

Pulisci i contatti metal­lici una volta al mese: bastano un po’ di alcol e un panno in microfibra. Non indossare l’orologio con il cinturino troppo stretto durante attività intense: il sudore ristagna e accelera l’usura delle guarnizioni. Se vai a nuotare in mare, risciacqua sempre con acqua dolce; il sale ama sedimentarsi nei microfori dei microfoni e degli altoparlanti, bloccando la vibrazione.

Conclusioni

Quella sensazione di vuoto che provi quando il quadrante non si accende è più che comprensibile: lo smartwatch è l’estensione digitale del nostro polso, registra le corse, manda messaggi, ricorda le riunioni. Però, nella maggior parte dei casi, la soluzione si nasconde in un rituale semplice: un contatto pulito, un caricatore gentile, un riavvio ben eseguito.

Se l’avventura diventa più complicata, il viaggio verso l’assistenza non è la fine del mondo; anzi, può restituirti un dispositivo migliore di prima e la certezza di aver fatto tutto il possibile. La prossima volta che il display resta nero, fai un respiro profondo e ripensa a queste storie di polvere, batteria e firmware: con un pizzico di pazienza, potrai ascoltare di nuovo quel piccolo “tic” di vibrazione che sancisce la rinascita tecnologica—e magari, mentre sorseggi il caffè, ti scappa pure un sorriso.

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Stampante a Getto d’Inchiostro – Come Scegliere la Migliore, Recensioni e Prezzi

Aggiornato il 10 Maggio 2024 da Roberto Foglia

In questa guida spieghiamo come scegliere una stampante a getto d’inchiostro e proponiamo una recensione dei migliori modelli disponibili sul mercato.

Le stampanti a getto d’inchiostro operano utilizzando gocce di varie dimensioni di liquido o materiale fuso (inchiostro), su fogli di qualsiasi dimensione. Sono la tipologia più comune per via del loro basso costo, dell’alta qualità di stampa, della possibilità di stampare in colori vividi e della semplicità d’uso. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, tecnologie, vantaggi e come scegliere la stampante inkjet più adatta alle tue esigenze di stampa.

Come Scegliere una Stampante a Getto d’Inchiostro

on una stampante a getto d’inchiostro potete realizzare una grande varietà di documenti e stampare le vostre foto. Prima di comprarne una nuova, stabilite come la userete. Stamperete soprattutto fogli di calcolo e report o avete in mente di stampare molte foto? Volete un modello che possa viaggiare con voi? Una che faccia anche scansioni e fotocopie?

-Stampanti fotografiche
Usano inchiostro CMYK oltre a ciano chiaro e magenta chiaro per riprodurre immagini con maggiori dettagli e creare stampe a più alta qualità.
Se volete stampare le foto senza doverle salvare prima sul computer, sceglietene una con schermo di anteprima LCD, PictBridge per trasferire le immagini direttamente dalla fotocamera digitale tramite collegamento USB e slot media card compatibili con le memory card che usate con la vostra fotocamera.
-Stampanti portatili a4
Chi viaggia spesso per motivi di lavoro potrebbe preferire una stampante a getto d’inchiostro portatile.
Generalmente pesano meno di 2 Kg e stampano su carta 8,5″ x 11″.
-Stampanti multifunzione
Dette anche all in one, permettono di stampare, fare scansioni e fotocopie premendo un solo pulsante.
Alcune permettono di mandare fax e altre permettono anche di stampare foto.
Le multifunzione possono essere molto comode, specialmente se lavorate a casa, ma combinare così tante funzioni in una sola macchina può ridurre la qualità.

Assicuratevi che la stampante sia compatibile con il sistema operativo del vostro computer, soprattutto se utilizzate Linux o Mac. Ecco una serie di parametri da considerare con attenzione
-Risoluzione
Maggiore è la risoluzione di stampa, migliore sarà la qualità dell’immagine. La risoluzione si misura in dots per inch (dpi). Cercate modelli con una risoluzione di almeno 600×600 dpi per stampare testo e almeno 1200×600 dpi per immagini e foto. La bassa risoluzione si nota soprattutto su carta premium.
-Velocità di stampa
Quella indicata dal produttore vi darà un’idea su quante pagine al minuto potrete stampare. La velocità di stampa dipende da una varietà di fattori, se state facendo stampe di bassa qualità e in bianco e nero, la periferica lavorerà più velocemente che non se state facendo delle stampe di alta qualità e a colori.
-Slot per memory card
Consentono di togliere la memory card dalla vostra fotocamera e inserirla direttamente nella vostra stampante. Solitamente gli slot presenti sono per CompactFlash, xD, Picture Card, Secure Digital, Sony Memory Stick o MultiMedia card. Quindi, assicuratevi che la periferica alla quale siete interessati possa leggere le vostre memory card.
-Connessioni
In genere si collegano al computer tramite connessione USB o FireWire (IEEE 1394). Alcuni modelli più datati Supportano anche la connessione in parallelo.
-Carta e altri supporti
Possono stampare su fogli di dimensioni varie, dai fogli 8,5” x 11” alle buste per le lettere. La vostra stampante dovrebbe poter stampare anche su cartoncino o carta pergamena, ideale se volete creare voi stessi degli inviti per una festa. Altri supporti includono etichette, carta fotografica lucida e persino CD e DVD con superfici stampabili. Alcuni modelli hanno un vassoio dedicato alla carta fotografica. Non importa cosa stampiate: i risultati migliori li otterrete utilizzando carta di alta qualità.

Anche la tecnologia di stampa può cambiare
-Sistema termico
La maggioranza delle stampanti a getto d’inchiostro usano cartucce costituite da una serie di piccole camere, riscaldate elettricamente. Per produrre un’immagine, la stampante fa scorrere un impulso di corrente attraverso gli elementi riscaldanti causando un’esplosione di vapore nella camera per formare una bolla, che spinge una goccia d’inchiostro sul foglio (da qui il nome Bubblejet).
La tensione di superficie dell’inchiostro, come la condensazione e quindi la contrazione della bolla di vapore, producono una ulteriore carica dell’inchiostro nella camera, attraverso uno stretto canale attaccato al serbatoio dell’inchiostro. Generalmente si usa un inchiostro acquoso (inchiostri basati sull’acqua usando pigmenti o tinte) e la testina di stampa è solitamente più economica rispetto ad altre tecnologie a getto d’inchiostro. Il principio fu scoperto dall’ingegnere della Canon Ichiro Endo nell’Agosto 1977.
Ricordiamo che le stampanti con meccanismo termico non hanno nessun rapporto con le stampanti termiche, che producono immagini scaldando carta termica, come i vecchi fax, registratori di cassa, ATM e stampanti di biglietti per la lotteria. Alcune stampanti Epson usano l’inchiostro speciale, Durabrite Ultra, che è un tipo di inchiostro termico.
-Sistema piezoelettrico
La maggioranza dei modelli commerciali e industriali usa un materiale piezoelettrico in una camera piena di inchiostro dietro ciascun ugello, invece di un elemento riscaldante. Quando viene applicato un impulso elettrico, il materiale piezoelettrico cambia forma o dimensione, il che genera una pressione che spinge una goccia d’inchiostro fuori dall’ugello.
Essenzialmente è lo stessa cosa che succede con il meccanismo termico, ma la pressione viene generata sfruttando un principio fisico diverso. Le testine piezoelettriche (anche chiamate Piezo) permettono di usare una varietà più ampia di inchiostri, rispetto a quelle con meccanismo termico o continuo, ma le testine di stampa sono più costose.
Le tecnologia piezo usa testine stazionarie, robuste e ideate per una produzione ad alti volumi, alte velocità di stampa e costi bassi. C’è un processo di richiesta della goccia, con il software che direziona la testina per applicare un numero compreso tra zero e otto gocce d’inchiostro per punto, solo dove richiesto.

Per quanto riguarda le testine, ci sono due grandi tipologie di testine a getto d’inchiostro, cioè fisse e usa e getta. Ogni tipologia ha punti di forza e debolezze, vediamone alcune
-Fisse
La filosofia delle testine fisse fornisce una testina di stampa integrata (spesso chiamata Gaither Head) creata per durare per tutta la vita della stampante. Poiché la testina non deve essere sostituita ogni volta che l’inchiostro termina, i costi possono essere ridotti e la testina può essere più precisa di una usa e getta economica, che tipicamente non richiede di essere calibrata.
Se la testina viene danneggiata, in genere è necessario sostituire l’intera stampante. Queste testine sono disponibili nei prodotti per i consumatori e tipicamente sono più accurate nel posizionamento dei punti, rispetto a quelle termiche.
Altri tipi di testine fisse si trovano su stampanti industriali e grandi plotter che usano testine piezo. Poiché lo sviluppo di queste testine richiede un grande investimento nella ricerca e nello sviluppo, solo alcune compagnie le offrono: Kodak Versamark, Trident, Xaar, Spectra (Dimatix), Hitachi / Ricoh, HP Scitex, Brother, Konica Minolta, Seiko Epson, e ToshibaTec (con licenza della Xaar).
-Usa e getta
In questo caso si usa una testina che viene fornita insieme alla cartuccia d’inchiostro. Ogni volta che una cartuccia termina, si sostituiscono la cartuccia e la testina. Questo aumenta il costo dei prodotti da consumo e rende più difficile produrre una testina ad alta precisione ad un prezzo ragionevole, ma vuol dire anche che una testina danneggiata non è un grande problema: basta comprare una nuova cartuccia. La Hewlett-Packard tradizionalmente favorisce le testine usa e getta, come fece la Canon con i suoi primi modelli.
-Esiste una via di mezzo
Una cartuccia usa e getta collegata a una testina usa e getta che però non viene sostituita tanto spesso (ad esempio una volta ogni 10 cartucce sostituite). La maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro ad alto volume di stampa Hewlett-Packard usa questo sistema, mentre le testine usa e getta vengono usate sui modelli a basso volume di stampa. La Canon usa (nella maggior parte dei modelli) testine che possono durare per tutta la vita della stampante, ma possono essere sostituite dall’utilizzatore se si intasano.

Confrontate con i vecchi modelli ad aghi, le stampanti a getto d’inchiostro offrono diversi vantaggi. Sono più silenziose, possono fare stampe più nitide, con dettagli più definiti, attraverso testine a migliore risoluzione, sino ad ottenere una qualità fotografica. In confronto con tecnologie più costose come cera termica, sublimazione, e laser, i modelli a getto d’inchiostro hanno il vantaggio di non impiegare tempo per riscaldarsi e costi più bassi per pagina (eccetto alle stampanti laser).
Per alcune stampanti a getto d’inchiostro, sono disponibili set di inchiostro prodotto da altri fornitori, ciò permette di avere un costo per stampa sensibilmente inferiore.
L’inchiostro spesso è molto caro, alcune cartucce “intelligenti” contengono un microchip che comunica il livello d’inchiostro stimato alla stampante; questo potrebbe far sì che la stampante mostri un messaggio di errore, o informi l’utente che la cartuccia dell’inchiostro è vuota, anche se non è vero. In alcuni casi, questi messaggi possono essere ignorati, ma alcuni modelli si rifiuteranno di stampare usando una cartuccia che dichiara di essere vuota.
La durata delle stampe prodotte usando inchiostri acquosi è limitata; alla fine si schiariranno e l’equilibrio dei colori potrà cambiare. D’altra parte, le stampe prodotte con inchiostri basati su solventi possono durare molti anni prima di schiarirsi, anche sotto la luce diretta del sole, e i cosiddetti “inchiostri da archivio” prodotti per essere usati in macchine basate su inchiostri ad acqua, hanno una durata maggiore.
Visto che l’inchiostro usato nella maggior parte delle stampanti per consumatori è solubile in acqua, bisogna evitare che sui documenti stampati cadano anche piccole quantità d’acqua, che possono causare macchie e imbrattature. Similmente, gli evidenziatori con inchiostro basato sull’acqua possono macchiare i documenti stampati.
Gli ugelli sono molto piccoli e possono facilmente intasarsi con l’inchiostro asciutto. L’inchiostro consumato per pulirli – durante una procedura di pulizia, o in molti casi eseguita automaticamente dalla stampante come procedura di routine – può rappresentare una parte significativa dell’inchiostro totale consumato.

Stampanti a Getto d’Inchiostro più Vendute Online

Per concludere proponiamo una lista delle stampanti a getto d’inchiostro più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.

Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.

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4 HP DeskJet 4220e 588K43, Stampante Multifunzione a Getto d'Inchiostro A4 a Colori, Fronte e Retro Manuale, 8,5 ppm, Wi-Fi, ADF, Fax da mobile, 3 Mesi di Inchiostro Instant Ink Inclusi, Bianca HP DeskJet 4220e 588K43, Stampante Multifunzione a Getto d'Inchiostro A4 a Colori, Fronte e Retro... 69,99 EUR 59,00 EUR Buy on Amazon
5 HP Envy 6120e 714L8B, Stampante Multifunzione a Getto d'Inchiostro A4 a Colori, Stampa Fronte e Retro Automatica, Fino a 10 ppm, Wi-Fi, HP Smart, 3 Mesi di Inchiostro Instant Ink Inclusi, Bianca HP Envy 6120e 714L8B, Stampante Multifunzione a Getto d'Inchiostro A4 a Colori, Stampa Fronte e... 89,90 EUR 65,49 EUR Buy on Amazon
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7 Epson Expression Home XP-4200 Stampante Multifunzione A4 getto d'inchiostro (Stampa Fronte Retro da mobile e su Cloud, Scansione, Copia) Display LCD 6.1cm, WiFi, AirPrint,Cartuce 604 Ananas,Black Epson Expression Home XP-4200 Stampante Multifunzione A4 getto d'inchiostro (Stampa Fronte Retro da... 97,62 EUR 74,99 EUR Buy on Amazon
8 HP Smart Tank 5105 1F3Y3A, Stampante Multifunzione a Colori, Serbatoio d'Inchiostro ad Alto Volume di Stampa, Fino a 6000 Pagine (Nero) e 6000 Pagine (Colore), F/R manuale, USB, Wi-Fi, Bianca HP Smart Tank 5105 1F3Y3A, Stampante Multifunzione a Colori, Serbatoio d'Inchiostro ad Alto Volume... 198,35 EUR 147,99 EUR Buy on Amazon
9 Epson Workforce WF-2930DWF Stampante Multifunzione A4 a getto d'inchiostro (Stampa Fronte Retro, Scansione, Copia, Fax) Display LCD 3.7cm, ADF, WiFi, Ethernet, Stampa da mobile e su Cloud, AirPrint Epson Workforce WF-2930DWF Stampante Multifunzione A4 a getto d'inchiostro (Stampa Fronte Retro,... 97,62 EUR 79,90 EUR Buy on Amazon
10 Canon PIXMA TS3351 - Stampante multifunzione a getto d'inchiostro a colori (stampa, scansione, copia, display LCD da 3,8 cm, WLAN, Print App, 4800 x 1200 Dpi), colore: Bianco Canon PIXMA TS3351 - Stampante multifunzione a getto d'inchiostro a colori (stampa, scansione,... 54,71 EUR Buy on Amazon

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